Tarallini al vino con semi di finocchio

Così è stato! Come anticipato nell'ultimo post (e sono passate già un paio di settimane buone!), quel fine settimana di lievitati poteva aver sfamato tutto il condominio, e vi assicuro che il mio condominio è "popoloso": dodici piani e una quindicina di appartamenti per piano! Ma considerando che le "relazioni tra condomini" sono pressochè inesistenti (ma questo potrebbe essere un altro post!), rotelle e falliti-buondì sono stati parcheggiati tra credenza e congelatore, per poi essere felicemente inzuppati nel tazzone della colazione. Insomma, ho tirato il freno e ho stabilito una tregua con il lievito, visto che il congelatore è davvero striminzito e non avrebbe sopportato un'altra "infornata" d'urgenza!

Naturalmente, ho cucinato lo stesso. Spazio ai piatti salati e soprattutto a nuovi esperimenti per il pranzo o la cena di tutti i giorni. Che questa idea di variare in cucina è un po' il mio dogma: cercare di non ripetere e di sperimentare nuovi abbinamenti! Anche se certe volte, per pigrizia (soprattutto mentale) si fa proprio fatica a non cadere nella monotonia della solita fettina in padella, con l'idea che sia il piatto più rapido del mondo, quando poi ci si accorge che non è cosí difficile variare. Va bene, la smetto di scrivere il monologo della finta salutista (io che adoro dolci&co.). Comunque convinta che si può preparare in casa praticamente tutto ciò che si incontra al supermercato già confezionato industrialmente...oggi scrivo la ricetta dei tarallini al vino con semi di finocchio.

La premessa è un po' quella di sempre: che la ricetta è davvero semplice, che il risultato è perfetto, che basta un po' di pazienza ma si è ampliamente ripagati. La ricetta è quella di Sonia, io ho tolto il pepe e ho aggiunto una abbondanete manciata di semi di finocchio.

Ingredienti (per un centinaio di tarallini)

- 125 gr di olio EVO (di quello buono buono)
- 200 mL di vino bianco secco
- 10 gr di sale fino

- 500 gr di farina 00

- semi di finocchio q.b.

In una ciotola grande versare la farina. Formare un buco nel mezzo e aggiungere l'olio, il sale, il vino e i semi di finocchio. Impastare bene tutti gli ingredienti per circa 20 minuti fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Coprire la ciotola con la pellicola trasparente e lasciar riposare al fresco l'impasto per circa 30 minuti. Intanto versare un'abbondante quantità d'acqua in un tegame largo e portare a bollore (non è necessario salare). Trascorso il tempo indicato riprendere l'impasto e formare tanti pezzetti di circa 7-8 gr ciascuno che andranno lavorati con le mani fino ad ottenere dei bastoncini di circa 8 cm, le cui estremità verranno chiuse a formare un cerchio. Buttare nell'acqua bollente circa 15 taralli per volta, facendo attenzione a non farli cadere tutti nello stesso punto. Nel frattempo continuare a formare i tarallini con le mani sistemandoli su un canovaccio pulito.

Quando i tarallini verranno a galla (un po' come succede con gli gnocchi), scolarli e sistemarli su un vassoio foderato con un canovaccio pulito. Lasciarli riposare circa un minuto (per far scolare bene l'acqua di cottura) quindi trasferirli su una teglia ricoperta con carta da frono. Ripetere l'operazione di cottura in acqua bollente dei taralli fino a riempire la taglia del forno. Quindi infornare a 200 °C (forno preriscaldato) per circa 30 minuti (o fino a dorarli). Togliere la teglia dal forno e lasciar raffreddare i tarallini prima di servirli.

- Con le quantità indicate negli ingredienti è possibile preparare circa un centinaio di tarallini, quindi potendo cuocere in acqua bollente 15-20 tarallini per volta sarà necessario ripetere l'operazione di cottura varie volte. Stesso discorso vale per la cottura nel forno: è necessario infornare almeno 3 volte. In entrambi casi dipende dalle dimensioni del tegame e della teglia che usate.

Lo noto solo ora...ma dalla foto sembra che nessuno dei tarallini presenti traccia di semi di finocchio...strano davvero ma vi assicuro che c'era!