24 maggio 2014

Córdoba: la fiesta de los patios

Questa volta un post differente. Un post di viaggi ma fatto di ricordi. Perchè l'anno scorso, proprio di questi tempi, ero lì ad impacchettare quasi cinque anni della mia vita "madrileña" per poi spedirli in Italia e ripartire per il sud del mondo. E improvvisamente mi rendo conto che è passato quasi un anno. Il tempo passa veloce. E certe volte non faccio neanche in tempo a sistemare le foto di viaggi, che se ne accumulano di nuovi, e si accumulano i ricordi. Ma forse il "bello" è proprio questo.
E questo vorrebbe essere un blog di viaggi, di cucina, di appunti e di ricordi...tra foto, ricette, libri, disegni e colori. E oggi i colori sono quelli di Cordoba a maggio (la Córdoba in Spagna...perchè c'è una Cordoba anche in Argentina! E magari prima o poi ne potrò parlare in un altro post! Chissà!). 
I colori di Cordoba a maggio sono quelli dei fiori. Sono vivi, accesi. Sono il contrasto sui muri bianchi, sui davanzali delle finestre e dei balconi, nei vasi multicolore che riempiono i muri. È la "fiesta de los patios" quella di Córdoba a maggio. Si ripete ogni anno questo concorso, e los patios cordobeses sono diventati Patrimonio dell'umanità. E prima dell'estate secca e caldissima, i freschi patii si trasformano in una fantastica esplosione di colori. Le foto di questo post sono quelle di tre anni fa (passa rapido il tempo! Eh si!). Una primaverile passeggiata andalusa con i miei genitori che, appassionati di gerani e bouganville,  sono rimasti totalmente affascinati da tanti fiori e colori.

23 maggio 2014

Spiedini di pollo e olive alla limetta

La questione dei limoni in Brasile. Si, i limoni! Quelli gialli, belli e profumati che dalle mie parti romane (o burine!) sono praticamente quasi in ogni giardino. Si, quelli per preparare profumate torte, gustosi biscotti, e una varietà infinita di ricette. Beh i limoni in Brasile, o almeno a Rio de Janerio (che il Brasile è troppo grande per generalizzare) non si trovano in tutti gli angoli. Non è difficilissimo incontrarli, ma spesso si scopre che arrivano dall'altra parte del mondo (certe volte proprio dalla Sicilia) o se si è fortunati dal paese al lato (magari dal Cile, che comunque è a non meno di 2000 km). Allora, in quei momenti di "integrità morale" nasce il dubbio etico sul "chilometro zero"! E visto che nel banco della frutta proprio al lato dei limoni (che sono abbastanza cari e che qui certe volte chiamano "limoni siciliani", chissà perchè????) ci sono i ben più comuni "lime" (o limetta), con quella bella buccia verde brillante e parenti stretti dei nostri limoni...ascolto la mia vocina della "compratrice responsabile" e li porto a casa al posto dei limoni gialli.
E questi spiedini saltano fuori quando, leggendo una bella ricettina, decido di rimpiazzare il succo di limone con il succo di limetta. Ma è facile trovare la limetta in Italia? Bah! Forse si!

21 maggio 2014

Tarallini al vino con semi di finocchio

Così è stato! Come anticipato nell'ultimo post (e sono passate già un paio di settimane buone!), quel fine settimana di lievitati poteva aver sfamato tutto il condominio, e vi assicuro che il mio condominio è "popoloso": dodici piani e una quindicina di appartamenti per piano! Ma considerando che le "relazioni tra condomini" sono pressochè inesistenti (ma questo potrebbe essere un altro post!), rotelle e falliti-buondì sono stati parcheggiati tra credenza e congelatore, per poi essere felicemente inzuppati nel tazzone della colazione. Insomma, ho tirato il freno e ho stabilito una tregua con il lievito, visto che il congelatore è davvero striminzito e non avrebbe sopportato un'altra "infornata" d'urgenza!
Naturalmente, ho cucinato lo stesso. Spazio ai piatti salati e soprattutto a nuovi esperimenti per il pranzo o la cena di tutti i giorni. Che questa idea di variare in cucina è un po' il mio dogma: cercare di non ripetere e di sperimentare nuovi abbinamenti! Anche se certe volte, per pigrizia (soprattutto mentale) si fa proprio fatica a non cadere nella monotonia della solita fettina in padella, con l'idea che sia il piatto più rapido del mondo, quando poi ci si accorge che non è cosí difficile variare. Va bene, la smetto di scrivere il monologo della finta salutista (io che adoro dolci&co.). Comunque convinta che si può preparare in casa praticamente tutto ciò che si incontra al supermercato già confezionato industrialmente...oggi scrivo la ricetta dei tarallini al vino con semi di finocchio.

06 maggio 2014

Kanelbullar: rotelle svedesi al cardamomo e cannella

Quando rimane un panetto di lievito di birra in frigorifero, magari dopo l'ultima "spizzettata" con gli amici, risfoglio, almeno virtualmente, la mia lista "dei manicaretti da cucinare" (si, si, è salvata proprio cosi sul mio computer!) e dopo aver controllato che "si, ho proprio tutti gli ingredienti" metto le mani in pasta e inizia l'avventura. In realtà nella mia testa ho sempre quel chiodo fisso che mi suggerisce di preparare dei buondì. E a dire il vero una ricetta dai tempi lunghissimi, l'ho pure trovata e sperimentata, ma il risultato non ha ricompensato le mie aspettative, quindi niente foto e niente post. Comunque mentre trafficavo con la lievitazione dei quasi-buondì-falliti, ho pure impastato queste rotelline. Della serie "ho lievitati per colazione fino al prossimo fine settimana"!

04 maggio 2014

Grissini, classici e al rosmarino

Negli ultimi fine settimana abbiamo organizzato vari pranzetti della domenica con gli amici, qui a casa, imbandendo la tavola per 4, 6, 8, 10 o 12 persone. Eh si, siamo arrivati anche al numero record di dodici persone, e vi assicuro che "sistemarle" tutte in questa "casa-castello", di neanche 50 metri quadrati, è come giocare a tetris, spostando le sedie a rotazione per far sedere tutti. A parte il giochetto delle sedie, quando decido di organizzare questi pranzetti trascorro la settimana precedente leggendo una marea di ricette, navigando di blog in blog, per poi annotare una lunga lista di possibili piatti e scrivere una luuuunga lista della spesa. La settimana di ricerche mi diverte. Sono lì a controllare ingredienti e quantità. Normalmente mantengo nella lista qualche piatto sicuro (già testato!), magari un "intamontabile" classico italiano (che all'estero fa sempre scena! Ahahahah!), e poi una bella lista di piatti "che accompagnano" tutta da provare, e cucinare.
Ultimamente devo dire che le mie liste di nuove cose da sperimentare vertono principalmente sul fronte "sfizietti&co.": grissini, torte salate, lievitati vari e dolcetti. Soprattutto perchè da queste parti brasiliane è molto comune riunirsi per vedere una partita o fare abbondanti chiacchiere e generalmente è abbastanza comune fare una especie di buffet. Mi spiego meglio. Di solito in queste riunioni più o meno familiari non si sta tutti intorno ad un tavolo, piuttosto si prepara una bella tavolata di cibarie varie e poi ognuno si serve a piacere tra una chiacchiera e l'altra. Sono qui da quasi un anno e devo dire che ho notato questa abitudine in più di un'occasione (diciamo sempre!). E allora mi adatto. Rispetto alle loro tavolate, devo ammettere che le mie "soffrono" un po' l'assenza di carne (che normalmente è sempre "nascosta" in sughetti o preparazioni varie...ma non è certo la regina della tavola) mentre regnano sovrane pirofile di pasta ripiena (normalmente di verdure) e un'infinita quantità di "sfizietti" dolci e salati...che normalmente vengono letteralmente "fatti fuori" nel pomeriggio di chiacchiere&pallone (eh si, il sottofondo televisivo con partita è quasi una religione, ed è rara l'occasione che nel post-pranzo della domenica non ci sia qualcuno che decide di accendere il piccolo schermo! Ahahahah!).
Lungo preambolo per questo mio post della domenica, per poi scrivere una ricetta semplice semplice dal sapore di casa, o meglio d'Italia. Non avevo mai provato a creare grissini prima d'ora e mi sono davvero divertita e stupita della semplicità della ricetta. Di certo non ne comprerò più: da oggi solo fatti in casa.


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